Cosa sono le ESCo (Energy Service Company)

Il termine ESCo è diventato molto popolare negli ultimi anni, soprattutto in seguito all’emanazione dei decreti ministeriali sull’efficienza energetica che hanno dato a tali soggetti un ruolo molto importante. La semplice traduzione dell’acronimo – società di servizi energetici – dice poco sulle sue caratteristiche, ma secondo la Commissione Europea tali soggetti offrono servizi integrati che, a partire dalla diagnosi energetica, individuano i migliori interventi realizzabili non limitandosi alla semplice sostituzione di singoli dispositivi. Le caratteristiche importanti, che giustificano il forte interesse e l’attenzione riservata al mondo delle ESCo, visti i potenziali benefici per gli utenti e per il sistema energetico nel suo complesso, sono la garanzia dei risultati sugli interventi effettuati ed il finanziamento tramite terzi, con o senza assunzione dei rischi finanziari da parte della ESCo. Una ESCo è dunque un’impresa in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, assumendosi l’onere dell’investimento e il rischio di un mancato risparmio, a fronte della stipula di un contratto in cui siano stabiliti i propri utili. Non si limita quindi a fornire semplicemente le risorse finanziarie con le quali l’imprenditore realizzerà autonomamente l’investimento perché deve infatti possedere, in proprio o tramite gruppi collegati, le adeguate competenze tecniche e le disponibilità economiche necessarie per realizzare quanto le è stato commissionato, offrendo anche flessibilità in base alle esigenze di chi ha richiesto i relativi servizi.

La realizzazione di azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica richiede competenze ed esperienza, è infatti richiesta una diagnosi che individui le richieste energetiche (presenti e possibilmente anche quelle future) dell’azienda o dell’edificio e le opportunità di intervento offerte dalla recente tecnologia adattabili alla situazione in esame, un’analisi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria dei possibili progetti individuati ed un’opera di convincimento dei decisori.

In alcuni casi, come per la Pubblica Amministrazione, i potenziali interventi sono difficili da implementare per la carenza di fondi rispetto alle esigenze complessive, rispetto alle quali l’energia occupa spesso un ruolo secondario. Tali inconvenienti possono essere superati in molti casi proprio grazie alle ESCo ed al finanziamento tramite terzi (FTT). Qui si vuole distinguere, secondo l’approccio adottato dalla Commissione Europea, le ESCo dalle ESPCo (Energy Service Provider Companies), ossia dalle società che operano offrendo servizi energetici senza presentare le seguenti caratteristiche:

la garanzia di un risparmio energetico o l’offerta di un servizio a costi energetici minori;
la remunerazione legata direttamente ai risparmi energetici conseguiti dall’utente;
il finanziamento del cliente, ricorrendo al FTT o tramite mezzi propri, o comunque l’assistenza nell’accesso al credito.
In sostanza il valore aggiunto che una ESCo offre al cliente è rappresentato dall’offerta di:

servizi energetici integrati garantiti a livello contrattuale;
finanziamento tramite terzi.
Non va trascurato il fatto che l’offerta di un servizio, in sostituzione dell’acquisto di un bene, può rappresentare un vantaggio in termini di bilancio e di esposizione finanziaria, oltre a consentire all’utente di concentrarsi sul core-business, lasciando a soggetti esperti la ricerca delle soluzioni energetiche ottimali.

Un biglietto da visita importante è rappresentato dall’approccio seguito nell’effettuazione della diagnosi energetica, che rappresenta, insieme alle capacità di manutenzione e gestione, il passo più importante. Oltre all’individuazione ed all’analisi dei parametri tecnici collegati alla richiesta di energia presso l’utente, gli audit migliori cercano di determinare e quantificare gli effetti degli apporti umani e ambientali (abitudini ed attitudini del personale, destinazioni d’uso degli edifici, modifiche nella produzione e nei processi, etc). In questo modo diventa possibile valutare il rischio connesso al progetto con maggior precisione ed adottare strumenti in grado di ridurlo o di condividerlo con soggetti terzi (addestramento del personale del cliente, coinvolgimento del management aziendale, stipula di assicurazioni, etc). Il tutto si traduce in vantaggi sia per il cliente, sia per la ESCo.

La carenza di fondi può essere superata grazie al finanziamento tramite terzi. Tale strumento prevede la partecipazione di un soggetto terzo che fornisce le disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione dell’intervento desiderato, alla ESCo o all’utente. L’ipotesi di base è che i flussi di cassa originati dai risparmi energetici conseguiti siano capaci di ripagare l’investimento, le spese di O&M e l’eventuale acquisto di combustibili e vettori energetici in un tempo ragionevole.
Quale che sia il beneficiario diretto del finanziamento e la metodologia contrattuale adottata, l’esperienza e le capacità della ESCo sono le qualità su cui si basa l’affidabilità che può consentire di accedere al denaro a migliori tassi di interesse. Possono comunque verificarsi dei casi in cui risulta più conveniente l’utilizzo di risorse interne rispetto all’accesso al mercato finanziario, ovvero può essere consigliabile un approccio misto, parte in finanziamento tramite terzi, parte in finanziamento autonomo del progetto.
Condizione necessaria per l’applicazione del FTT è comunque che si possano individuare dei criteri di valutazione dei risparmi oggettivi e condivisi fra ESCo ed utente. Data l’importanza del tema sono stati sviluppati negli Stati Uniti dei protocolli di misura e verifica dei risparmi (IPMVP).

Nel caso della Pubblica Amministrazione, la possibilità di ricorrere al finanziamento tramite terzi è stata introdotta dal Decreto Legislativo 17 marzo 1995 n. 157, come modificato dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, e dalla Legge 11 febbraio 1994 n. 109 (Merloni – articoli 19-21), come modificata dalla Legge 18 novembre 1998 n. 415 (Merloni ter – articolo 11).

I vantaggi per l’utente di operare in uno schema comprensivo di energy performance contracting e di finanziamento tramite terzi sono:

l’assenza o la riduzione dei rischi finanziari e l’eliminazione di quelli legati alle prestazioni dell’impianto;
l’opportunità di realizzare interventi anche in mancanza di risorse finanziarie proprie ed in presenza di difficoltà nel reperire finanziamenti esterni, ovvero la disponibilità di risorse interne per altri compiti;
la liberazione dalle problematiche connesse alla gestione e manutenzione dell’impianto, che viene affidata a soggetti specializzati;
la possibilità di conseguire benefici energetico-ambientali importanti, tenuto conto del fatto che i profitti della ESCo, in presenza di un contratto ben realizzato, sono proporzionali all’efficienza dell’impianto.
Ovviamente tali vantaggi si pagano in termini di una complessità contrattuale consistente e dalla necessità di predisporre capitolati tecnici dettagliati. Le clausole contrattuali devono servire a garantire l’utente da una parte, affinché l’intervento realizzato sia effettivamente energeticamente efficiente e tecnicamente valido, anche tenendo conto dell’andamento del mercato dei vettori energetici e delle tecnologie, e la ESCo dall’altra, in modo che riesca effettivamente a rientrare dei costi sostenuti ed a realizzare una certa quota di profitto.
Tali aspetti, inoltre, fanno sì che ci sia una dimensione economica minima dell’intervento sotto la quale non ha senso ricorrere al FTT. Sebbene non ci sia un valore ben definito al riguardo, in genere il finanziamento tramite terzi diventa un’opzione attivabile oltre i 50.000-100.000 €.

La presenza all’interno della società beneficiaria di persone competenti riguardo al tipo di intervento proposto (l’energy manager, in primo luogo), permette all’utente di meglio valutare i vantaggi energetici e quindi economici conseguibili e di inserire fra gli interventi anche quelli utili, ma caratterizzati da tempi di ritorno dell’investimento troppo lunghi per giustificarne l’adozione in solitaria. Un’interazione costruttiva con la ESCo garantisce i risultati migliori, in quanto consente alla società di servizi di conoscere meglio le problematiche aziendali e di individuare meglio i rischi e le possibilità di superarli.

Fotovoltaico

L'energia solare è inesauribile, mentre le fonti fossili si stanno esaurendo e di anno in anno diventano sempre più costose, inoltre l'inquinamento mondiale sta aumentando sempre più ed i gas serra sono sempre più presenti e le mutazioni climatiche già si fanno intravedere con alcuni effetti devastanti, per collaborare alla risoluzione del problema inquinamento è di fondamentale importanza adottare delle strategie e molte possono provenire dall'energia solare, ed una di queste è il FOTOVOLTAICO.

Il FOTOVOLTAICO è la tecnologia che permette di trasformare l'irraggiamento solare in energia elettrica, grazie a specifiche proprietà fisiche di particolari elementi. L'elemento base della tecnologia fotovoltaica è la cella che può avere varie caratteristiche, e con la sua esposizione alla luce la cella produce energia elettrica in corrente continua che poi successivamente verrà trasformata in corrente alternata per poter essere utilizzata nei normali impianti elettrici domestici. le celle di un impianto fotovoltaico possono essere formate da :

Silicio Policristallino: celle più economiche che hanno un efficienza che và dal 15 al 16%

Silicio Monocristallino: utile per la realizzazione di celle ad elevata prestazione in quanto hanno un'efficienza che và dal 16 al 21%

Silicio Amorfo: vengono utilizzate piccole quantità di silicio disposte in modo disorganizzato, questa struttura mostra un efficienza meno constante delle altre ed è per questo motivo più economica; Un impianto fotovoltaico per poter funzionare correttamente ha bisogno delle seguenti parti: Generatore; Cablaggi; Quadro elettrico; Inverter; Pannello solare;

Solare Termico

Gli impianti solari termici sono costituiti da pannelli che producono acqua calda sfruttando l'energia solare. La radiazione solare riscalda un liquido che circola all'interno dei pannelli, tale liquido, trasferisce il calore assorbito a un serbatoio di accumulo d'acqua.
L'uso dell'acqua calda accumulata nel serbatoio, al posto dell'acqua prodotta da una caldaia o da uno scaldacqua elettrico, permette un risparmio sui consumi di gas o di energia elettrica. I pannelli solari termici sono impiegati per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento degli edifici e anche per la produzione di calore nel settore industriale e agricolo. 
Le tipologie di impianti a seconda del metodo in cui avviene la circolazione del liquido, le principali tipologie impiantistiche sono due: 
• impianti a Circolazione Naturale; 
• impianti a Circolazione Forzata; 
Gli impianti a Circolazione Naturale, sono semplici da installare e adatti a piccole utenze. Sono costituiti da un pannello solare e da un serbatoio di accumulo posto alla sua sommità.
Questo tipo di impianti è utilizzato in particolar modo per la sola produzione di acqua calda sanitaria. 
Negli impianti a Circolazione Forzata, il serbatoio di accumulo è posto al di sotto del pannello e la circolazione del liquido avviene attraverso una pompa. Questo impianto è ideale, oltre che alla produzione di acqua sanitaria, anche per la produzione di acqua per il riscaldamento 

Efficenza Energetica

Con la Legge 232/2016, pubblicata sulla G.U. n. 297/2016 (cd. “legge di Stabilità 2017”), sono state prorogate le agevolazioni fiscali previste per gli interventi di efficientamento energetico relativi agli immobili e, in alcuni casi, sono state introdotte – sempre in ambito energetico – alcune vere e proprie nuove detrazioni.

Va innanzitutto segnalato che, in linea generale, l’agevolazione fiscale prevista per gli interventi di efficientamento energetico operati sugli immobili è stata prorogata, sempre nella misura del 65%, fino al 31 dicembre 2017 (articolo 1, comma 2, lettera a), n. 1), L. n.232/2016).

Al riguardo, va evidenziato che ciò che rileva ai fini dell’agevolazione in questione non è la data di avvio degli interventi cui le spese si riferiscono; infatti, per le persone fisiche, i liberi professionisti e gli enti non commerciali occorrerà fare riferimento alla data dell’effettivo pagamento delle fatture (criterio di cassa) mentre, per le imprese individuali, le società e gli enti commerciali, rileverà la data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dal momento di pagamento delle fatture (criterio di competenza).

La vera novità del 2017 in campo di agevolazioni fiscali e risparmio energetico consiste nell’introduzione di incentivi più consistenti per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini: vengono infatti previsti dei recuperi di imposta in misura superiore alla misura standard del 65% e, inoltre, viene introdotta la possibilità, per ciascun condomino, di cedere il proprio bonus ai fornitori che hanno realizzato i lavori.

La sussistenza delle condizioni per l’applicazione della detrazione “potenziata” al 70%/75% dovrà essere asseverata da professionisti abilitati, mediante il rilascio dell’attestazione della prestazione energetica degli edifici.

Inoltre, l’ENEA effettuerà controlli, anche a campione, sulle predette dichiarazioni e la eventuale mancata veridicità dell’attestazione comporterà la decadenza dal beneficio, ferma restando la responsabilità del professionista.

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